Firmare con un’etichetta può sembrare il traguardo. Ma non tutte le proposte portano valore. Alcune ti bloccano, ti sviliscono o ti ingabbiano. In questo articolo vediamo 5 segnali chiari per capire quando dire ‘no’, anche se sembra una grande occasione.
1. Promettono troppo (senza spiegare come)
Se ti dicono: ‘ti porto sulle playlist editoriali’, ‘ti faccio suonare ovunque’, ma **non ti spiegano come**, stai attento. Una proposta concreta parla di piani, investimenti, tempistiche. Non di sogni.
2. Ti chiedono soldi subito
Le etichette **serie investono** su di te, non il contrario. Se la proposta parte con un ‘ti produciamo se paghi’, sei davanti a un fornitore, non a un partner. Attenzione a chi nasconde il modello business dietro parole ambigue.
3. Non conoscono il tuo pubblico
Se non hanno mai ascoltato i tuoi brani, se ti propongono robe fuori target, se ti vogliono cambiare identità, fermati. Un’etichetta valida ti valorizza, non ti plasma su una moda del momento.
4. Contratti troppo lunghi e poco chiari
Se ti propongono 5 anni su più dischi, con percentuali oscure e clausole penalizzanti, chiedi aiuto. Un avvocato, un manager, un consulente. Non firmare per fretta o euforia.
5. Non hanno un team reale
Molti propongono cose in grande, ma dietro non c’è nulla. Chiedi chi sono i referenti, chi si occupa di cosa, guarda i progetti passati. Se non c’è trasparenza, c’è un problema.
L’etichetta giusta esiste, ma devi saperla riconoscere. Non firmare per fame di conferme. Firma quando hai davanti un partner che conosce il tuo percorso, lo rispetta e lo valorizza. Il tuo progetto vale. Proteggilo.
Scopri cosa accade realmente dopo aver firmato con un’etichetta discografica.