Non basta inviare un comunicato e sperare. Il tuo primo ufficio stampa musicale può aiutarti davvero solo se sai cosa chiedere: obiettivi chiari, target coerente e strategie personalizzate sono la base.
Perché scegliere un ufficio stampa musicale (e non uno generalista)
Un ufficio stampa specializzato in musica conosce le dinamiche dell’industria musicale, i media di riferimento e le tempistiche corrette per presentare un brano, un album o un tour. Affidarsi a chi lavora su più settori, senza un focus sulla musica, rischia di trasformare la promozione in un boomerang: visibilità sì, ma nel posto sbagliato.
Quali risultati aspettarsi (realisticamente)
Non aspettarti di finire su Rolling Stone alla tua prima uscita. Un buon ufficio stampa ti aiuterà ad avere recensioni, interviste e menzioni su blog e testate di settore coerenti con il tuo posizionamento. La chiave è costruire credibilità, non colpi di fortuna.
Le domande giuste da fare prima di iniziare
Prima di firmare, chiedi: quali sono i canali in cui siete più forti? Lavorate anche su Spotify editoriali? Come personalizzerete il mio pitch? Quali risultati avete ottenuto con progetti simili al mio? E soprattutto: che tipo di materiale vi serve per partire?
Come prepararti per ottenere il massimo
Comunicato stampa, bio aggiornata, press kit, foto professionali e un piano chiaro di uscita: se non hai tutto questo, l’ufficio stampa non potrà fare magie. Più sei organizzato, più aumentano le chance di avere un impatto reale.
Perché la trasparenza è fondamentale
Diffida da chi ti promette copertine e interviste prima ancora di ascoltare il tuo brano. I veri professionisti lavorano su dati, non su illusioni. Chiedi report, feedback, una linea diretta: non stai pagando solo la pubblicazione, ma una relazione strategica.
Vuoi evitare promesse vuote? Scopri come riconoscere e gestire le offerte poco trasparenti nel mondo musicale.